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Meglio spin o static Pole? Meglio entrambi!

Meglio spin o static Pole? Meglio entrambi!

Con la poledancer russa Marina Vishniakova alla scoperta delle differenze tra spin e static Pole

Palo, meglio spin o static? Con quale è meglio iniziare? Quale il più complesso? Sono solo alcune delle domande che si pongono molte neofite della Pole dance dopo aver scoperto che, quasi per magia, la pertica può passare da fissa a girevole in un secondo. Ne abbiamo parlato con l’atleta russa Marina Vishniakova, insegnate del Milan Pole dance Studio, a School of Art® per alcune masterclass dedicate proprio alla Spin Pole ed alla Static Pole.

“Le differenze tecniche tra il palo spin e quello statico – spiega Marina, che sarà a Colognola ai Colli domenica 10 novembre – non riguardano solo il fatto che uno sia girevole (spin) e l’altro fisso (statico), ma anche, e soprattutto, il loro utilizzo. Per apprendere la Pole dance a tutto tondo è necessario imparare ad usarli entrambi, partendo dal palo statico, che è molto utile soprattutto per consentire la preparazione muscolare, il potenziamento e l’allungamento, ma anche per imparare vari tipi di presa, gestire gli spazi, acquisire consapevolezza e dimestichezza nell’uso del palo”.

“Il palo statico – prosegue Marina -, inoltre, aiuta a sviluppare la forza necessaria a lavorare su questo bellissimo attrezzo e, di conseguenza, a danzare bene e correttamente sul palo spin.”

Spin o static, con quale è meglio iniziare?

“Mi sento di consigliare, soprattutto ai principianti, di cominciare con il palo statico per poi passare a quello spin… ovviamente poi ognuno avrà la propria preferenza: il mio amore, ad esempio, è il palo spin perché mi consente di ‘volare’ mentre eseguo le combinazioni sul palo girevole. Tuttavia cerco di non tralasciare mai il lavoro sullo statico, amo le verticali con l’utilizzo del palo e le combinazioni dinamiche, quelle che fanno sembrare il palo statico girevole, e per le quali ci vuole molto allenamento e tanta dimestichezza nell’utilizzo del palo e del proprio corpo”.

E per quanto riguarda le difficoltà tra le due tipologie?

Non ce n’è una più facile o una più difficile, entrambe hanno le loro difficoltà: è difficile, per esempio, a volte controllare il palo in spin perché richiede molto core muscolare, soprattutto quando gira velocemente, mentre in altre posizioni ci ‘aiuta’ facendoci scaricare una parte del nostro peso in movimento…

E quindi, che fare?

“Senza dubbio consiglierei di lavorare su entrambi, sempre e comunque andando per gradi!”

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